i1pes - ARI VERCELLI

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I1PES - Sergio

I1PES IN BRIEF

Sergio Perrone classe 1936 “Ruolo d’Onore A.R.I. n. 368”

La malattia della radio mi colpì nel 1950 quando, ancora studente, abitavo al Lido di Venezia.. Per curiosità iniziai a leggere alcuni libri di radiotecnica, tra cui l’allora famosissimo Ravalico, dai quali appresi che era facile ricevere le trasmissioni in onde medie, che normalmente erano ascoltate sull’apparecchio radio di casa, con la costruzione della radio a galena.. Approfondito l’argomento decisi di spendere le poche lire che avevo in tasca, ero allora quattordicenne, acquistando il “detector” con il cristallo di galena, il condensatore variabile “a mica” da 500 pf. e la cuffia da 2000 Ohm. Avvolta la bobina “ a nido d’ape”, assemblato il semplice circuito e collegata secondo le istruzioni la terra al termosifone di casa e l’antenna al “tappo luce”, fui in grado di ricevere le emittenti nazionali in onde medie e la Radio Vaticana che si sentiva in tutte le regioni d’Italia.. Sfidando le ire paterne, in quanto egli riteneva che tale attività interferisse con gli impegni scolastici, continuai le mie esperienze costruendo bobine con minor numero di spire che allargarono il campo di ricezione alle emissioni in onde corte. Durante gli ascolti ebbi modo di sentire una voce che ripeteva in inglese ed in spagnolo una strana frase, la quale altro non era se non quello che poi mi sarebbe divenuto usuale: il CQ ..! Incuriosito e considerato che il segnale era molto forte mi guardai attorno e scoprii che alla fine della strada c’era una casa che aveva sul tetto una strana antenna.. Mi resi conto che costui parlava spesso con un certo Murillo di San Paolo del Brasile, per chiamare il quale ripeteva “PE YPSOL DOS A JOTA ENNE”. Per gioco scrissi di sera con il gesso su una staccionata di legno di fronte alla casa dello sconosciuto tale frase; l’innocente divertimento mi allettò a tal punto che, giorno dopo giorno, continuai a scrivere le strane frasi che ricevevo fino a che, una sera, mentre ero all’opera, saltò fuori un giovanotto di circa venti anni che mi colse con le mani nel sacco..! Al momento ebbi paura, ma il tizio si fece avanti sorridendo presentandosi come radioamatore e, divertito dal mio scherzo, m’invitò a visitare le sue attrezzature ricetrasmittenti.

Grand’emozione: era I1TT Giorgio Battistella (ora I2TT in quanto abita a Milano, già Ingegnere presso la Siemens, che casualmente ho collegato dopo quarant’anni). “Lo mio maestro e lo mio autore” mi prese in simpatia e m’insegnò le prime nozioni radiantistiche, consentendomi anche nei mesi successivi in sua presenza l’uso della stazione ( trasmettitore in rack autocostruito con un Push pull di 813 in finale, ricevitore surplus americano BC348 preceduto dal mitico ricevitore tedesco UKW quale convertitore per la ricezione dei 28 MHz, tasto bug VIBROPLEX .



Gli anni trascorsero veloci e, finite le scuole superiori, per soddisfare gli obblighi di leva frequentai il XX Corso Allievi Ufficiali di Complemento dell’Esercito in quel di Lecce. Nominato Sottotenente di Complemento nel 1958, fui destinato a fare l’istruttore presso la Scuola Allievi Ufficiali di Cesano di Roma. Durante il periodo di prima nomina presentai domanda per partecipare al 18^ Corso Pilota-Osservatore dell’Esercito. Superate le prove preliminari e risultato idoneo frequentai il periodo di base ad Alghero (sei mesi) e poi la specializzazione a Viterbo (due anni). Conseguito il brevetto di Pilota Osservatore fui assegnato al Reparto di Volo della Divisione Corazzata “Centauro” di stanza sull’Aeroporto di Vercelli.



Durante tutto il servizio militare la mia attenzione era sempre rivolta alle apparecchiature radio e la massima soddisfazione la provai ottenendo l’abilitazione al volo con il CHESSNA L. 19, dotato d’idonea attrezzatura per la radionavigazione strumentale. Anche se il volo mi appassionava (ho accumulato circa 3.000 ore di volo) non persi di vista che ero un Ufficiale di complemento e che, pertanto, non poteva essere quella la mia occupazione definitiva.. Allora cercai altre vie: in primis presso l’Alitalia, che allora assumeva piloti con molte ore di volo e, visto che il mio titolo di studio era appropriato, partecipai anche ad un concorso presso la Cassa di Risparmio di Vercelli. Faccende di cuore, conobbi allora mia moglie, ed il superamento del concorso presso la Cassa di Risparmio di Vercelli mi portarono a scegliere questa soluzione.



Lasciato il servizio militare con il grado di tenente, contrassi matrimonio nel 1963. Cambiando totalmente genere di vita, si riaccese la passione per la radio e, nel mese di maggio 1964 sostenni l’esame presso L’Ispettorato Territoriale di Milano (allora non c’era il vincolo regionale) conseguendo la ”Patente di seconda classe” (allora esistevano tre tipi di patente secondo la velocità della prova telegrafica A=40 caratteri al minuto, B=70 caratteri al minuto C=oltre i 70). Conseguita la licenza, I1PES iniziò l’attività radiantistica il 1^ luglio 1964 che continua ancora oggi dopo 43 anni !
Il primo collegamento in CW avvenne con UA1KGC in data 11 luglio 1964.



La maggior parte dei miei QSO li ho fatti e continuo a farli ancora oggi in CW.

Nel corso degli anni ho conseguito diversi diplomi tra cui WAC, WAS, DXCC, AJD, COUNTY AWARD, ACHIEVEMENT AWARD (Traffico con l’ISS).



Ora la mia attività radio si svolge anche con l’utilizzo dei sistemi digitali.



Ad oggi la mia bobina personale conta 71 SPIRE, ma l’entusiasmo non accenna a diminuire. A parte ciò per le attività della Sezione, che mi vedono ancora alla Presidenza della medesima che ho avuto l’onore di fondare, ho maturato la decisione che è ora di passare il “testimone”.


old Shack


old Shack Dicembre 1966

ARI Sezione di Vercelli - P.za C. Battisti, 9 13100 Vercelli
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